Passeggiando per Fermo
Per adesso non stiamo a guardare per il sottile....

L'idea è quella di partire da questa immagine suggerendo ai visitatori/turisti di cliccare sui numeri: riceveranno delle informazioni.
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La Cattedrale
Dopo una suggestiva salita che conduce al piazzale del Girfalco di Fermo, lo sguardo si posa inevitabilmente sulla solenne cattedrale dedicata all’Assunta. Innalzato in una zona considerata di immenso interesse archeologico per il rinvenimento di resti murari attribuibili all’età repubblicana e a una basilica paleocristiana del VI secolo, il duomo ha subito nel corso degli anni un numero considerevole di interventi. Demolita nonostante l’avversione della popolazione fermana intorno al 1781 per volontà dell’arcivescovo Andrea Minucci, la cattedrale fu ricostruita in circa otto anni su progetto di Cosimo Morelli. L’architetto prediletto da papa Clemente XIV e Pio VI la ridisegnò secondo un gusto propriamente neoclassico che esaltava gli ambienti ampi e solenni mediante linee semplici e prive di ogni estro barocco. Visibilmente asimmetrica a causa del timpano decentrato, la cattedrale presenta uno stupefacente portale con arco a tutto sesto, sormontato da una cuspide attribuita a Nunzio Ucinelli che custodisce nella nicchia la statuina bronzea della Vergine Assunta in Cielo. 
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Sancto Sabino
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Come fondale di via Mazzini venne realizzata la scenografica "Nicchia di San Savino", commissionata dall’arcivescovo di Fermo Urbano Paracciani

La costruzione in cotto venne realizzata nel 1776 su disegno dell’architetto Pietro Augustoni.

Il prospetto, ritmato da lesene, ha timpano raccordato alle ali laterali da due volute.

L’iscrizione recita: santo sabino / patrono / s(enatus) p(opulus) q(ue) r(omanus) / mdcclxxvi. Piuttosto strano è non trovare la più comune dicitura s(enatus) p(opulus) q(ue) f(irmanus), che peraltro è riportata ne Le iscrizioni fermane antiche e moderne di Raffaele De Minicis, date alle stampe nel 1857. 
La statua del santo benedicente è dello scultore, decoratore e stuccatore di Montottone Stefano Interlenghi.

Questa costruzione fu eretta in prossimità del demolito monastero intitolato a San Savino.

Piazza del Popolo
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Piazza del Popolo, iniziata nel 1442 nel cuore della città,  rappresenta senz’altro uno dei luoghi più suggestivi di Fermo, accurata e lineare nelle strutture, offre uno spettacolo di rara bellezza e rigore architettonico in cui s’inseriscono alla perfezione alcune strutture fra le più significative della città.


Loggiato di San Rocco, eretto nel 1528 è antistante la Chiesa di San Rocco, risalente al 1505.

Biblioteca Comunale, presso il Palazzo degli Studi (1511)  collegato con una loggetta al Palazzo dei Priori, è la più ricca delle Marche e fra le prime dieci d’Italia: conserva 128 codici, oltre 400.000 volumi e 15.000 cinquecentine. L’antica  Sala del Mappamondo, interamente rivestita in legno di noce, conserva il nucleo originario della Biblioteca. La sala, dallo splendido soffitto ligneo ricco di motivi ornamentali barocchi, è così denominata per la presenza di un grande globo, opera del cartografo veneziano Silvestro Amanzio Moroncelli datato 1712.

Palazzo dei Priori, edificato nel 1296 e successivamente rimaneggiato, ospita sulla facciata una Statua bronzea di Sisto V realizzata da Accursio Baldi nel 1590, sede della Pinacoteca Civica e la Sezione Archeologica Picena.

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Fine del percorso
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Questo mi serviva solo per chiudere e per vedere come funzionavano le slide in questo programma.

​Bye Bye
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