La costruzione in cotto venne realizzata nel 1776 su disegno dell’architetto Pietro Augustoni.
Il prospetto, ritmato da lesene, ha timpano raccordato alle ali laterali da due volute.
L’iscrizione recita: santo sabino / patrono / s(enatus) p(opulus) q(ue) r(omanus) / mdcclxxvi. Piuttosto strano è non trovare la più comune dicitura s(enatus) p(opulus) q(ue) f(irmanus), che peraltro è riportata ne Le iscrizioni fermane antiche e moderne di Raffaele De Minicis, date alle stampe nel 1857.
La statua del santo benedicente è dello scultore, decoratore e stuccatore di Montottone Stefano Interlenghi.
Questa costruzione fu eretta in prossimità del demolito monastero intitolato a San Savino.
Piazza del Popolo, iniziata nel 1442 nel cuore della città, rappresenta senz’altro uno dei luoghi più suggestivi di Fermo, accurata e lineare nelle strutture, offre uno spettacolo di rara bellezza e rigore architettonico in cui s’inseriscono alla perfezione alcune strutture fra le più significative della città.
Loggiato di San Rocco, eretto nel 1528 è antistante la Chiesa di San Rocco, risalente al 1505.
Biblioteca Comunale, presso il Palazzo degli Studi (1511) collegato con una loggetta al Palazzo dei Priori, è la più ricca delle Marche e fra le prime dieci d’Italia: conserva 128 codici, oltre 400.000 volumi e 15.000 cinquecentine. L’antica Sala del Mappamondo, interamente rivestita in legno di noce, conserva il nucleo originario della Biblioteca. La sala, dallo splendido soffitto ligneo ricco di motivi ornamentali barocchi, è così denominata per la presenza di un grande globo, opera del cartografo veneziano Silvestro Amanzio Moroncelli datato 1712.
Palazzo dei Priori, edificato nel 1296 e successivamente rimaneggiato, ospita sulla facciata una Statua bronzea di Sisto V realizzata da Accursio Baldi nel 1590, sede della Pinacoteca Civica e la Sezione Archeologica Picena.